di Maurizio Nocera

”Premessa // Sigismondo CASTROMEDIANO di Lymburgh (20 gennaio 1811 – 26 agosto 1895). Il cognome Castromediano si riferisce al comune di Castelmezzano (Potenza). Al tempo della parlata latina era Castrum Medianuum, mentre Lymburgh si riferisce alla famiglia originaria, vissuta all’inizio del II secolo del II millennio nella Franconia (oggi Germania). Queste poche notizie le traggo dagli studi e dalle ricerche del prof. Francesco Sammati, di Castromediano (frazione di Cavallino), che, con me, ha scritto I Lymbutgh Castromediano nel gioco della storia (Grifo Edizioni, Lecce 2023; seconda edizione 2024 con aggiunte e correzioni), il quale ha ripreso l’introvabile libro di Angelo Fusco (Cronologia Nobilissime Familiae de Catromediano de Lymburgh in Regno et Illustrimenae Civitatis Neapoliab anno 1156, Lycii, MDCLX) e da questo libro ne ha tratto un più esaustivo profilo della Casata; alcuni riferimenti li ho tratti anche dalla Lettera al Dr. Daniel Bullinger, Sindaco di Schwabisch Hall (Germania), scritta da Francesco Sammati e Rosemarie Miska. La dr.sa Miska (di origine tedesca ma che da anni vive a Lecce) si è recata personalmente in Germania per consegnare al Sindaco tale lettera.
Il Museo Archeologico Provinciale, oggi Museo Archeologico “Sigismondo Castromediano”, è il più antico della Puglia. Fu fondato nel 1868 da Sigismondo Castromediano di Lymburgh (Cavallino, 20 gennaio 1811 – 26 agosto 1895). Furono in molti ad afferire libri e oggetti all’allora Deputazione Archeologica della Provincia di Terra d’Otranto – presieduta dal Duca Sigismondo Castromediano – per la messa in essere del Museo, fiore all’occhiello nell’allora Meridione d’Italia. Tra questi afferenti si distinse, per apporto di libri e oggetti, Emanuele Barba (Gallipoli, 11 agosto 1819 – 7 dicembre 1887), patriota, medico e letterato gallipolino.