di Ferdinando Boero
La nostra Costituzione prevede che i partiti si presentino alle elezioni e che, a seconda dei voti ricevuti, governino o stiano all’opposizione (articolo 49: Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale). Oltre ai partiti, in altri paesi esistono altre forme di determinazione della politica nazionale, prima di tutto le lobby (si dovrebbe dire lobbies, ma se una parola inglese diventa di uso comune non va messa al plurale: ho visto molti bei film, non films), entità che tentano di influenzare le decisioni dei politici, a favore degli interessi che rappresentano. Nel parlamento europeo sono presenti e le loro attività sono regolamentate, come avviene anche in altri paesi, in Italia no: non ci sono leggi e regolamenti e tutto è opaco.
Le Organizzazioni Non Governative (ONG) che promuovono politiche di sostenibilità e difesa della natura possono avere accesso a finanziamenti europei, ad esempio con i progetti LIFE che mirano ad aumentare la sensibilità pubblica nei confronti delle questioni ambientali. L’Unione Europea, ad esempio, promuove l’alfabetizzazione marina, visto l’analfabetismo diffuso su questioni che riguardano il mare. Molte ONG impegnate nella difesa dell’ambiente, quindi, partecipano a progetti che finanziano il loro lavoro di sensibilizzazione del pubblico e, anche, dei politici.