Sugli scogli 27. Calma piatta

di Nello De Pascalis

Corpi divorati dalla noia

non hanno onde

da cavalcare, né vele.

È calma piatta, qui,

è cecità: un venir meno

alle urgenze.

Un chiodo fisso:

se si alza il vento

che sia tornado,

tempesta e assalto

a smuovere coscienze impigrite.

Parafrasando Joplin:

ho amato mille posti di mare,

ma sempre torno

tra odiose iniquità

e voli obliqui di nibbio.

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