Manco p’a capa 235. Chaparral

di Ferdinando Boero

Da Wikipedia: Chaparral sui Monti di Santa Ynez, nei pressi di Santa Barbara, California.

Quando seguii il corso di Ecologia all’Università di Genova il prof. Enrico Martini fece una lezione sulle pinete impiantate nel periodo fascista. Ci spiegò che i pini non permettono la formazione di fitto sottobosco e favoriscono gli incendi, mentre la macchia mediterranea, tipica del nostro clima, è addirittura favorita dal fuoco, che innesca la germinazione dei semi. Dove il clima è mediterraneo, come in California, la vegetazione è simile alla nostra macchia e viene chiamata chaparral. È il chaparral della California del sud, nei dintorni di Los Angeles, ad andare a fuoco in questi giorni. La stessa vegetazione si trova anche in Baja California, in Messico.
Nella California del sud ci sono moltissime abitazioni e, nei dintorni di Los Angeles, ci sono le ville delle star. Il territorio della Baja California è quasi deserto. La California del sud è molto curata e gli incendi sono prontamente spenti, mentre in Baja California si spengono da soli. Paradossalmente, il territorio molto curato è sempre più vulnerabile agli incendi, anche per l’uso di piante esotiche non resistenti al fuoco, mentre il territorio abbandonato a se stesso quasi non ha problemi (visto che non brucia la casa di qualcuno). Quel che sta avvenendo a Los Angeles è una bruciante conseguenza di una gestione errata del territorio.
La vegetazione australiana ha caratteristiche simili a macchia e chaparral e alcune specie, come gli eucalipti, contengono sostanze infiammabili che alimentano il fuoco che distrugge piante che competono per lo spazio. Gli eucalipti si riprendono dopo le fiamme, come il chaparral.

Questa voce è stata pubblicata in Ecologia, Manco p’a capa di Ferdinando Boero e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *