di Rocco Orlando
Padre Placido Cortese nacque il 7 marzo 1907 a Cherso (Istria, Croazia)1. Primogenito di Matteo e Antonia Battaja, fu battezzato con il nome di Nicolò Matteo, ma in famiglia veniva chiamato Mico. Il secondogenito, Matteo Antonio, veniva chiamato con il nomignolo di Mate; il terzogenito, Antonio Giovanni, era chiamato Tone; la sorella, Giovanna Antonia detta Nina, era l’ultima dei nati ed aveva otto anni meno di Nicolò Matteo.
A Cherso esisteva un convento dei frati conventuali con cui il Cortese entrò in contatto fin da piccolo, come ebbe poi a scrivere ai genitori: “Voi avete fatto crescere nel mio cuore, la grazia della vocazione e avete fatto di me un piccolo uomo”. A 13 anni, nel1920, entrò nel seminario dei frati di Camposampiero e nel 1923 vestì l’abito religioso assumendo il nome di fra Placido. L’anno successivo diventò frate ufficialmente professando i voti di povertà, castità ed obbedienza.
In tale occasione scrisse una lettera ai genitori: “Carissimi […]. 10 ottobre è la data tanto desiderata e ormai raggiunta. Alla tomba di S. Antonio di Padova giurerò di osservare la Regola di San Francesco, coi tre voti: obbedienza, povertà, castità. Potete credere quanto sia contento!! Ho sempre pensato a questo giorno che credevo lontano, ma con grande gioia è arrivato. La vita da frate francescano è impegnativa, ma è un peso che non ci si stanca mai di portare, ma che sempre innamora l’anima verso maggiori sacrifici, fino anche a dare la vita per la difesa della fede e della religione cattolica, fino a morire fra i tormenti come i martiri del Cristianesimo in terre lontane e straniere (Padova 7 ottobre 1924)”.