Ritorno

di Antonio Prete

Il giorno abbaglia la macchia delle alghe

sotto la pelle dell’acqua. Nel pelago

delle nuvole isole cilestrine.

.

Il trapezio dei pensieri rabbuia

i confini, ora che  la sabbia disfa

la trama grigioviola del ricordo.

.

Negli occhi chiusi frugano le mani

della luce: nel silenzio le sferze

dell’onda che ribattono la chiglia.

.

A secco è l’altra barca, tra la scogliera

e la torre: alla sua ombra il  ragazzo

che poco fa guizzava alto nel tuffo.

                     *

L’albero aveva parole leggere,

il cuore cinto dal velo degli anni:

selci di lune nella chiusa polpa.

.

La cintura d’Orione scintillava

sopra il tacito mare degli ulivi,

sopra il sonno delle agavi ferite.

.

Vennero geroglifici infiammati,

dolceoscuri tremori di passioni.

Come poter conoscere la strada

.

nella strada, nella lingua la lingua?

Un addio padre fu a mille addii,

nell’occiduo rumore del cammino.

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