Taccuino di traduzioni 15. Johannes Bobrowski: Pescatori notturni

di Antonio Devicienti

Tra le belle fronde
il silenzio
inviolato.
Luce
con le mani
sopra un muro.
La sabbia fuoriesce dalle radici.
Sabbia, rossa, va’
smossa nell’acqua,
va’ sulla traccia delle voci,
va’ dentro il buio,
esponi il pescato nel mattino.
Le voci stanno cantando pallide come d’argento,
porta via,
al sicuro,
tra le belle fronde le orecchie in ascolto,
le voci cantano:
quel ch’è morto è morto.

NACHTFISCHER

Im schönen Laub
die Stille
unverschmerzt.
Licht
mit den Händen
über einer Mauer.
Der Sand tritt aus den Wurzeln.
Sand, geh rot
im Wasser fort,
geh auf der Spur der Stimmen,
im Finstern geh,
leg aus den Fang am Morgen.
Die Stimmen singen silberblaß,
bring fort,
in Sicherheit,
ins schöne Laub die Ohren,
die Stimmen singen:
tot ist tot.

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