di Antonio Devicienti
GIUSEPPE ZÍMBALO
È un’idea di spazio, un salire lungo tese tele (ma di pietra) da ricamare a scalpello.
Ricamavano le donne nelle loro case lenzuola e biancheria fiori putti e ninfe a rincorrersi sopra candide stoffe. (Forse non è così ma) egli (bambino) vedeva quell’andirivieni di aghi e di fili, (adulto) ebbe la visione di stoffe di pietra da ricamare con la sapienza dello scalpello.
Dietro le tele di pietra ricamata antevide spazi mossi in archi, colonne tortili, finestroni.
Li disegnò, consegnò al capomastro i fogli mentre già s’inoltrava nel cantiere eretto e aperto indicando con la mano distesa le giunture tra vuoto e pieno, tra convessità e concavità, tra cuore e intelletto.
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