di Antonio Prete
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Il tempo sta nella nostra mente – si percepisce in essa – come disposto in tre cerchi. In uno c’è tutto quello che il ricordo salva dal naufragio: volti, profili di città, paesaggi. Nell’altro sta, velato, quel che l’oblio ha rinserrato nelle sue segrete. Nell’altro ancora si affollano voci e figure del momento :
respiro di presenze,
bussola e vento alla tua incerta vela.
.
Sopra, in suprema lontananza, un grande
triangolo splende, con Deneb, azzurra
coda del Cigno, Altair e Vega,
vertici
dell’ oltretempo, stille di mancanza
nella tua intima, deserta stanza.