Inchiostri 135. Ripensando al poeta Girolamo Comi

di Antonio Devicienti

La grande casa si riempiva d’ombra a sera e l’unica lampada accesa era quella sul tavolo dello studio.

Qualche volta un amico poeta restava a dormire dopo la giornata di fitte conversazioni, di molte letture.

(La grande casa aveva nostalgia di voci e di corse infantili).

La solitudine possedeva i tratti dell’ascesi, soltanto il sevizio postale collegava Lucugnano al resto d’Italia.

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