Taccuino di traduzioni 8. Johann Wolfgang Goethe: Alla luna piena che sorge

di Antonio Devicienti



Caspar David Friedrich, Due uomini contemplano la Luna (1819-20), Dresda, Staatliche Kunstsammlungen.

Dornburg, 25 agosto 1828

Mi abbandonerai subito?
Un momento fa eri così vicina!
Ti oscurano masse di nuvole
e ora sei scomparsa: tutta.

Ma puoi sentire come sono triste,
e il tuo alone occhieggia come una stella!
Mi testimoni che sono amato,
fosse pure il caro amore ancora così lontano!

Sù in alto, allora! sempre più splendente,
orbita pura di totale bellezza!
Il cuore mi batte anche più veloce, dolorante –
sublime è la notte.

DEM AUFGEHENDEN VOLLMONDE
Dornburg, den 25. Aug. 1828

Willst du mich sogleich verlassen?
Warst im Augenblick so nah!
Dich umfinstern Wolkenmassen
Und nun bist du gar nicht da.

Doch du fühlst, wie ich betrübt bin,
Blickt dein Rand herauf als Stern!
Zeugest mir, daß ich geliebt bin,
Sei das Liebchen noch so fern.

So hinan denn! hell und heller,
Reiner Bahn, in voller Pracht!
Schlägt mein Herz auch schmerzlich schneller,
Überselig ist die Nacht.

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