di Gianluca Virgilio
È difficile parlare di un libro che racconta un’indagine poliziesca senza correre il rischio di rivelare circostanze e dettagli che potrebbero anticipare al lettore la soluzione del caso e l’identificazione del colpevole, senza spoilerare, come si dice oggi nel gergo giovanilistico. Ci proverò, perché nel caso dell’agile poliziesco di Ettore Catalano, Il complesso di Chirone, Progedit, Bari, settembre 2014, sono in ballo ben altre questioni, che la fabula, col suo ritmo accattivate e ricco di suspence, non nasconde e con cui il lettore è chiamato a confrontarsi.
Ettore Catalano, classe 1946, è professore di Letteratura italiana nelle Università di Bari e del Salento. Il lettore potrà facilmente rintracciare nel web notizie sulla sua attività scientifica e accademica, di cui v’è ampia traccia nelle numerosissime citazioni letterarie presenti nel romanzo. Ora è a riposo, sebbene sia risaputo che chi ha sempre lavorato non sappia cosa significhi questo “essere a riposo”. Pertanto, all’attività scientifica Catalano ha affiancato, sin dal 2019, una fitta produzione narrativa, la saga del vicequestore di Ostuni Donato Tanzarella, ormai giunta al sesto libro, ovvero al sesto noir.