Taccuino di traduzioni 6. Tradimenti e interpolazioni

di Antonio Devicienti

Canción de jinete (Federico García Lorca in Canciones – 1921/1924)

Córdoba.

Lejana y sola.

Jaca negra, luna grande,

y aceitunas en mi alforja.

Aunque sepa los caminos

yo nunca llegaré a Córdoba.

Por el llano, por el viento,

jaca negra, luna roja.

La muerte me está mirando

desde las torres de Córdoba.

¡Ay qué camino tan largo!

¡Ay mi jaca valerosa!

¡Ay que la muerte me espera,

antes de llegar a Córdoba!

Córdoba.

Lejana y sola.

Canto del cavaliere (torri di Cordova)

Cordova.

Lontana e sola.

Cavalla nera, grande luna.

E olive nella bisaccia.

Conosco la strada

e mai più giungerò a Cordova.

Pianura e vento –

cavalla nera, rossa luna.

La morte mi scruta

dalle torri di Cordova.

(Morte: camicia nera: braccio teso, levato)

Ah mia valente cavalla

quanto lunga la strada!

La morte mi attende prima di Cordova.

Cordova.

Lontana e sola.

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