Parole, parole, parole 33. La missione civile della Crusca

L’impresa di rispondere con chiarezza ai quesiti provenienti dal mondo della scuola e dalla società in genere non è facile, in una situazione in cui la lingua non presenta uniformità e parlanti e scriventi sono immersi in un flusso culturale e sociale ibrido, che non può essere valutato con antistoriche aspirazioni alla purezza. Nella fase attuale di forti sommovimenti della lingua, anche persone di buon livello culturale mostrano incertezza e constatano che le regole tradizionali delle grammatiche scolastiche sono a volte insufficienti a spiegare la realtà complessa della lingua contemporanea. La Crusca, massima istituzione linguistica esistente nel paese, si apre al confronto con il pubblico e con la scuola e risponde a coloro (istituzioni o privati) che pongono quesiti, segnalando problemi o difficoltà particolari da loro incontrate; risponde senza finalità normative, spiegando e non prescrivendo, muovendo da considerazioni storico-linguistiche che aiutano a comprendere la genesi e la natura dei fenomeni. In oltre tre decenni «La Crusca per voi» ha cambiato un paio di volte Direzione e Redazione (per ragioni naturali, biologiche e umane), ha un numero crescente di abbonati e di lettori, con impeccabile periodicità semestrale è arrivata al fascicolo 69, rispettando i presupposti che ne hanno motivato la nascita, è apprezzata nell’universo scolastico e all’esterno dello stesso. Nel frattempo al foglio a stampa si è affiancato un “Servizio di consulenza linguistica” online, frequentato quotidianamente da centinaia di visitatori, che offre risposte ai quesiti secondo i medesimi principi ispiratori esposti fin qui: partire dalla storia dei fenomeni e spiegare le cause e gli effetti di alcune varietà e i tratti linguistici esistenti nell’uso. L’archivio della consulenza linguistica agli inizi di ottobre 2024 conta 1466 risposte, consultabili anche digitando un elenco esplicito di parole chiave. Ad esempio: se clicco “neologismo” mi appaiono 27 risultati (vuol dire che in 27 risposte il tema del neologismo è trattato o almeno accennato); se clicco “burocrazia” mi appaiono 68 risultati; ecc.  Periodicamente le risposte della «Crusca per voi» e della consulenza linguistica sono state raccolte in volume e anche per tale via messe a disposizione di un pubblico più vasto. Si intitolano «La Crusca risponde» i volumi usciti nel 1995, nel 2006, nel 2019.  Più recentemente (2022) il volume Giusto, sbagliato, dipende. Le risposte ai tuoi dubbi sulla lingua italiana con la intenzionale ambiguità del titolo rivela lo scopo finale: non correggere le concrete manifestazioni della lingua con la matita rossa e blu ma parlare della nostra lingua, mostrandone la variazione e le valenze nei diversi contesti di scritto e di parlato. Fresco di stampa (2024), è Sbagliando s’impara, diversamente impostato: offre una serie di esercizi, grazie ai quali i lettori possono verificare il loro grado di conoscenza della lingua italiana ed eventualmente migliorarlo.

L’Accademia ha abbandonato da decenni il proposito di fornire, con la sua opera, il principale riferimento normativo per l’uso dell’italiano. Il concetto di norma linguistica, pure necessaria per la comunicazione in qualsiasi società organizzata, è oggi completamente rivisitato rispetto al passato: accanto al principio della grammaticalità o non grammaticalità profonda di un costrutto, ha acquistato un peso decisivo la pertinenza dello stesso ai singoli tipi di testo, che va giudicata anche in base al contesto nei quali il costrutto viene prodotto e al suo tasso di comunicatività. Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, si è posto la domanda se esiste o può esistere un’Autorità che faccia valere in una comunità linguistica tali principi, che risiedono, per tutte le lingue, nel corpo stesso della scienza linguistica. Il suo parere è netto. Il linguista non solo può, ma è tenuto a diffondere conoscenza utile a guidare l’uso della lingua della sua comunità. Ed è preziosa l’opera che può svolgere un’Istituzione che raccolga un collegio di competenti di diversa formazione disciplinare, come l’Accademia della Crusca, il cui «compito essenziale» è, a norma di Statuto, quello di «sostenere la lingua italiana, nel suo valore storico di fondamento dell’unità nazionale, e di promuoverne lo studio e la conoscenza in Italia e all’estero».

Con le sue attività, con i progetti strategici, con le proprie strutture, con le pubblicazioni, l’Accademia è in grado di generare effetti socialmente utili e di stabilire rapporti proficui con individui, gruppi e istituzioni, destinatari ideali di quegli effetti: in tal modo assolve alla propria missione civile.

                                                       [“La Gazzetta del Mezzogiorno” del 25 ottobre 2024]

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