di Giuseppe Virgilio
Per i tipi di Giardini editori e stampatori in Pisa, a cura di Franco Contorbia e con una sobria e toccante introduzione di Norberto Bobbio, è stata pubblicata un’ampia scelta degli Scritti letterari (1934-1974), Pisa, Giardini editori e stampatori, 1985, che Franco Antonicelli è venuto pubblicando per un quarantennio o come introduzioni esegetiche a saggi e studi o come recensioni o come elzeviri e note di cronaca in vari quotidiani e periodici italiani da La Cultura al Broleto a L’Opinione a La Nuova Stampa, Il Ponte, Rassegna Lucchese, Lo Smeraldo, Le vie d’Italia, La Stampa, Radio- corriere.
La silloge entra a far parte della Biblioteca della Fondazione Franco Antonicelli di Livorno che costituisce il nucleo più cospicuo e consistente della Biblioteca dei Portuali a cui, prima di morire, Antonicelli donò il suo enorme patrimonio librario e bibliografico con atto generoso, ma con intento pedagogico.
Antonicelli è morto il 6 novembre 1974. Amico dei suoi maestri liceali Umberto Cosmo, Zino Zini e Domenico Bulferetti, e di altri maestri fuori della cattedra come Benedetto Croce ed Augusto Monti e, prima ancora, di Piero Gobetti e di Leone Ginzburg, di Massimo Mila, Pavese, Bobbio, subisce un primo periodo di carcere per antifascismo nel 1929, poi ancora nel 1935. Nel 1942 dà vita ad una casa editrice alla quale con originale iniziativa dà il nome di uno stampatore quattrocentesco piemontese, Francesco Da Silva. Arrestato di nuovo il 6 novembre 1943, a Regina Coeli ritrova vecchi amici come Leone Ginzburg e Carlo Muscetta, e si lega con altri del Partito d’Azione. Presidente del Comitato di Liberazione del Piemonte, membro del Consiglio direttivo del Centro Studi Piero Gobetti e fondatore e presidente dell’Istituto storico della Resistenza in Piemonte, è stato eletto senatore nelle liste del PCI e PSIUP. Si è battuto per il riconoscimento della Repubblica democratica tedesca che perciò lo ha insignito della Stella d’oro dell’amicizia tra i popoli.