a cura di Gianluca Virgilio
Lettera di ringraziamento di Mario Marti a Giuseppe Virgilio, che gli aveva inviato un suo articolo sulla scuola
(lo riporto in basso) pubblicato ne “La Città”, il periodico di Galatina, diretto da Giancarlo Vallone. È l’occasione per discutere dialetticamente col suo vecchio allievo (ricordo che nel 1996 Marti aveva 82 anni mentre Virgilio ne aveva 75) il ruolo della scuola nella società, della tradizione culturale e della storia, che Marti vedeva svanire a poco a poco dall’ambito degli studi. Non manca un ricordo doloroso degli anni della contestazione, vissuti in prima linea: “… me ne trassi risultati che ancora mi sanguinano dentro”, scrive Marti. Centrale appare il problema della meritocrazia, affrontato da Marti con l’orgoglio di chi era giunto, da rettore dell’Università di Lecce, al vertice dell’istituzione universitaria, partendo “addirittura da molto sotto zero”; col risultato finale di definire “il lavoro intellettuale”, rispetto a quello tecnico-manuale, “come una promozione nell’ambito della funzione sociale”.