Il primo critico del futurismo: Mimì Frassaniti. Appendice. Lettere di Libero Altomare (Remo Mannoni) e Paolo Buzzi a Mimì Frassaniti (Parte quarta)

   [Lettera su quattro facciate, senza busta]

4

Roma 5 giugno 1910

Caro Frassaniti,

            Sono lietissimo di leggere, dopo tanto tempo, una vostra lettera che dilegua ogni mia apprensione sul vostro stato di salute, e mi riconferma sempre più quei sentimenti di sincera amicizia che uniscono le nostre giovinezze.

            Sapevo già che voi avreste stigmatizzato il contegno (indecente…) assunto dagli spettatori napoletani del Teatro Mercadante verso i futuristi. Però sappiate che noi, alla violenza inconsulta delle folle, rispondiamo con l’ardire temerario che ci è suggerito dalla coscienza delle nostre forze esuberanti; Avete letto il manifesto che noi futuristi lanciammo a Venezia dalla Torre dell’Orologio?[5]

            E delle clamorose conversioni al Futurismo avete sentito parlare? Vi basti sapere che L. Capuana ha scritto su le “Cronache Letterarie” un grande articolo osannante alla nuovissima scuola e a Marinetti[6].

             Leggerò con grande interesse il vostro prossimo articolo sul Futurismo e i Futuristi [7] e se vorrete inviarmene più di una copia, cercherò di farlo riprodurre, magari in sunto, dalla rivista Poesia o nel libro Futuristi e Passatisti che prossimamente sarà edito dal Marinetti[8].

            Nell’imminente fascicolo di “Poesia” leggerete un notevole saggio del mio nuovo libro “All’Arrembaggio![9] col quale potrete meglio comprendere l’evolversi della mia personalità artistica, che io intendo materiare di violenza, di sincerità e di spirito moderno.

            Il libro si pubblicherà verso Novembre ma dovendo voi prima di allora occuparvi della mia opera futurista  vi prego di leggere con attenzione le 12 liriche che riporterà la rivista Poesia.

            Il Futurismo è l’ultima espressione della psiche poetica contemporanea, e la prima di una futura generazione: perciò, arte necessariamente barbarica, per ora ma che potrà dar luogo, col tempo, a un vero e proprio rinascimento.

            Ne’ miei ultimi versi, troverete qualche esagerazione di forma, esagerazione più che necessaria, poi che la critica ufficiale non ha ancora voluto accettare la teoria del verso libero e dell’ispirazione libera da ogni antico legame classico o romantico.

            Fra le poesie che più vi piaceranno per la originalità del temperamento ch’esse rivelano, credo di potervi già annunziare: Il Canto barbarico – La buona consigliera – Guerra futura – L’albergo della Noia – Nuotando nel Tevere, Ricami d’Ombra, ecc. ecc.

            Del resto,  voi mi scriverete il vostro appassionato e sincero giudizio, ch’io apprezzerò moltissimo.

            Se desiderate qualche notizia sulla mia trascorsa opera poetica, vi dirò: Nel 1906 pubblicai le Rime dell’Urbe e del Suburbio in edizione fuori commercio, ora esaurita[10]. Di quei sonetti,  ispirati a Roma e alle sue glorie, si occuparono benevolmente molti periodici. Nel 1909  –  “Procellarie”  che voi conoscete…

            Nell’ultima mia lettera vi parlai di due articoli su Mafarka il futurista  e su l’Incendiario,  articoli da me spediti al Risorgimento e di cui non ho avuto più notizia[11]. Vi prego di farne ricerca e se sono stati già pubblicati di farmene avere 1 copia. Altrimenti non importa.

            Vi sollecito a scrivermi più spesso, dandomi notizie ampie e dettagliate di Voi e della vostra opera di artista.

            Intanto coi più cordiali ringraziamenti vi mando un affettuoso, fraterno abbraccio

   Vostro

   R Mannoni

[Lettera su otto facciate, senza busta]

Paolo Buzzi

Lettere di Paolo Buzzi a Mimì Frassaniti

1

Milano 20. XII. 909

Gentile Signore

            Non posso dirLe se siano arrivati i giornali perché l’amico Marinetti da tempo è a Parigi e probabilmente la posta gli è mandata là.

            Grazie della Sua cartolina e di quanto Ella vuol fare per me.

            Auguri cordiali

   Paolo Buzzi

   [Lettera su una facciata, senza busta]

2

  14 – V – 910

Caro Signore

            Grato del ricordo e della di Lei cortesia, ho passato a Marinetti la sua richiesta di libri che sarà – spero – tosto soddisfatta.

            Un cordiale saluto dal suo

   Paolo Buzzi

[Lettera su una facciata, senza busta, su carta intestata “Deputazione provinciale / di / Milano”]

Nota al testo

             Le lettere, qui pubblicate, sono conservate nell’archivio Frassaniti, a Squinzano (Lecce),  e sono quasi tutte inedite, ad eccezione delle lett. 4 e 5 di Marinetti e della lett. 3 di Altomare, già apparse, a cura di chi scrive,  su “L’immaginazione”, a. III, n. 25-27, gennaio-marzo 1986, p. 10. La lett. 4 di Marinetti uscì anche sul “Corriere della Sera” del 9 aprile 1986.

            Le lettere del fondatore del futurismo sono state scritte, quasi sicuramente, di pugno del segretario Decio Cinti e firmate da Marinetti. Essendo  tutte prive di data, in mancanza della busta con il timbro postale di partenza, sono state disposte in ordine cronologico in base ai riferimenti interni.

            La trascrizione delle lettere è fedele agli originali. Ho emendato una svista e, in fine di frase, ho ripristinato, dove necessario, il punto fermo, dandone sempre notizia in calce. Ho sciolto le abbreviazioni (ma non quelle d’uso comune e la formula “affmo”), ponendo tra parentesi quadre le lettere integrate. In nota ho indicato i titoli esatti dei volumi citati.

  • L. G.)

[In A. L. Giannone, Modernità del Salento, Galatina, Congedo, 2009, pp.35-44]


[1] Delle due recensioni di Altomare, uscì soltanto quella dedicata a Mafarka il futurista  di F. T. Marinetti, in “Il Risorgimento”, a. XXXV, n. 16, 27 aprile 1910. Dell’altra non si hanno tracce.

[2] La quarta serata futurista ebbe poi luogo a Napoli, nel teatro Mercadante, il 20 aprile 1910.

[3] Altomare allude al sequestro di Mafarka il futurista  di Marinetti, che venne processato per oltraggio al pudore.

[4] Si riferisce, probabilmente,  allo studio critico sul futurismo di Frassaniti.

[5] Si fa riferimento  al manifesto Contro Venezia passatista, datato 27 aprile 1910.

[6] L. CAPUANA, Futurismo e futuristi, in “Le Cronache Letterarie”, 28 maggio 1910.

[7] Altomare si riferisce all’articolo di M. FRASSANITI,  Il Futurismo e i futuristi, che uscirà sul “Risorgimento”, a. XXXV, n. 23, 15 giugno 1910.

[8] Questo libro non vide mai la luce.

[9] Anche questo libro di Altomare non venne mai pubblicato.

[10] In realtà, il libro di Mannoni venne pubblicato nel 1908. Cfr. la nota  23.

[11] Cfr. la nota 47.

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