Il primo critico del futurismo: Mimì Frassaniti. Appendice. Lettere di F. T. Marinetti a Mimì Frassaniti (Parte prima)

 [Lettera su quattro facciate, senza busta, su carta intestata “Poesia / Rassegna internazionale // Direttore: / F. T. Marinetti // Milano / Via Senato, 2 / Telefono: 40-81”]

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Carissimo collega ed amico,

            Vi ringrazio infinitamente del vostro gentilissimo ed utilissimo progetto[5].

            Vi faccio spedire oggi stesso tutti i volumi e tutti gli opuscoli che vi possono interessare, compreso tutto ciò che riguarda il movimento dei pittori futuristi, al quale vi prego di consacrare una delle parti importanti del vostro studio.

            Qualora vi fossero necessarie delle spiegazioni su qualche punto più o meno oscuro dei singoli manifesti, scrivetemi, facendomi domande precise ed io vi darò risposte esaurienti.

            Gradite l’espressione di tutta la mia gratitudine anticipata e i miei saluti affettuosi. – Vostro

   F. T. Marinetti

[Lettera su tre facciate, con busta, su carta intestata “Poesia / Rassegna internazionale // Direttore: / F. T. Marinetti // Milano / Via Senato, 2 / Telefono: 40-81”. Timbro postale di partenza: Milano, 6 maggio 1910]

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Egregio collega ed amico

            Rispondo subito alla vostra lettera gentilissima.

            Devo dirvi anzitutto che non ho più alcuna copia della Leggenda della vita [6] di Federico De Maria, del quale poeta, tuttavia, vi prego di parlare ugualmente, citando questa sua opera, le sue Canzoni rosse [7] e la sua potente arte di conferenziere e di dicitore dei propri versi.

            Quanto al Bianco Amore [8] di Guido Verona, non è il caso di accennarne, poiché questo libro e questo poeta nulla hanno a che fare col Futurismo. Bianco Amore  infatti fu pubblicato prima che fosse lanciato il nostro Manifesto.

            Il romanzo Riflessi [9] di Aldo Palazzeschi vi sarà mandato oggi stesso.

            Eccovi ora, molto brevemente, i cenni bio-bibliografici che desiderate.

            Gian Pietro Lucini ha trentacinque anni, circa, e ha pubblicato moltissimi libri, di cui troverete l’elenco  nella Canzone del  Melibeo[10], che dovete aver ricevuto.

            Paolo Buzzi, ventiseienne e milanese, è Segretario della Deputazione provinciale di Milano e ha pubblicato il romanzo L’Esilio, in tre volumi[11], il volume di versi Aeroplani, che conoscete. Lavoratore ammirabile, egli ha inoltre, già pronti, due poderosi romanzi e tre o quattro volumi di versi.

            Corrado Govoni, ferrarese, ha 24 anni. Sue opere,  i volumi di versi: Fiale [12], Armonia in grigio ed in silenzio [13] , Aborti [14], Fuochi d’artifizio [15]. Di prossima pubblicazione: Poesie elettriche [16] .

            Aldo Palazzeschi, fiorentino, ha 22 anni. Opere: Riflessi, I cavalli bianchi [17], Poemi [18], L’Incendiario [19]. In preparazione un romanzo.

            Enrico Cavacchioli, livornese, 24 anni. Libri: L’Incubo Velato [20], Le Ranocchie turchine [21] . In prep[arazione]  il romanzo Lussuria verde [22].

            Libero Altomare, romano, ha 23 anni; non ha ancora pubblicato volumi[23].

            Giuseppe Carrieri, calabrese, ha 22 anni. Ha pubblicato il volume Fantasime [24] (versi liberi).

            Federico De Maria  è palermitano ed ha 25 anni.

            Altri poeti futuristi: Mario Puccini, marchigiano (21 anni, un volume: La Canzone della mia follia [25] ). –  Mario Bètuda fiorentino (24 anni). – Luciano Folgore, romano (25 anni).

            I pittori futuristi sono: Umberto Boccioni, romagnolo, 26 anni; Luigi Russolo,  veneto, 25 anni; Carlo Dalmazzo Carrà, piemontese, 27 anni; G. Severini, toscano, 25 anni (residente a Parigi)[26].

            Parto questa sera per Napoli, dove terrò domenica una conferenza alla Borsa del Lavoro[27].

            In fretta, quindi, aspettando con vivissimo interesse il vostro studio, vi stringo affettuosamente la mano.

   F. T. Marinetti

[Lettera su nove facciate, con busta, su carta intestata “Poesia / Rassegna internazionale // Direttore: / F. T. Marinetti // Milano / Via Senato, 2 / Telefono: 40-81”. Timbro postale di partenza: Milano, 14 giugno 1910]

[In A. L. Giannone, Modernità del Salento, Galatina, Congedo, 2009, pp. 27-34].



Mimì Frassaniti intorno al 1910. Collezione privata.

[1] P. BUZZI, Aeroplani. Canti alati, Milano, Edizioni di  “Poesia”, 1909.

[2] La recensione di Frassaniti al libro di Buzzi uscirà in  “Il Risorgimento”, a. XXXIV, n. 38, 10 novembre 1909.

[3] L’articolo di adesione al futurismo di Frassaniti uscirà, col titolo Il Futurismo, in “Il Risorgimento”, a. XXXIV, n. 40, 24 novembre 1909.

[4] Nell’autografo manca il punto fermo.

[5] Qui Marinetti allude allo studio critico sul futurismo, che Frassaniti aveva progettato.

[6] F. DE MARIA, La leggenda della vita, Milano, Edizioni di “Poesia”, 1909.

[7] F. DE MARIA, Le canzoni rosse, Milano-Palermo, Sandron, 1904.

[8] G. VERONA, Bianco amore, Milano, Edizioni di “Poesia, 1907.

[9] A. PALAZZESCHI, : riflessi, Firenze, Edizioni Cesare Blanc, 1908.

[10] G. P. LUCINI, La solita canzone del Melibeo, Milano, Edizioni di “Poesia”, 1910.

[11], P. BUZZI, L’esilio (3 voll.: Verso il baleno, Su l’ali del nembo, Verso la folgore) , Milano, Edizioni di “Poesia”, 1906

[12] C. GOVONI, Le fiale, Firenze, Lumachi, 1903.

[13]  C. GOVONI, Armonia in grigio et in silenzio, Firenze, Lumachi, 1903.

[14] C. GOVONI, Gli aborti. Le poesie d’Arlecchino. I cenci dell’anima, Ferrara, Taddei-Soati, 1907

[15] C. GOVONI, Fuochi d’artifizio, Palermo, Ganguzza Lajosa, 1905.

[16] C. GOVONI, Poesie elettriche, Milano, Edizioni futuriste di “Poesia”, 1911.

[17] A. PALAZZESCHI, I cavalli bianchi, Firenze, Spinelli e C., 1905.

[18] A. PALAZZESCHI, Poemi, Firenze, Edizioni Cesare Blanc, 1908.

[19] A. PALAZZESCHI, L’Incendiario, Milano, Edizioni futuriste di “Poesia”, 1910.

[20] E. CAVACCHIOLI, L’incubo velato , Milano, Edizioni di “Poesia”, 1906.

[21] E. CAVACCHIOLI, Le ranocchie turchine, Milano,  Edizioni di “Poesia”, 1909.

[22] Questo romanzo non fu poi pubblicato.

[23] In realtà Altomare, col suo vero nome di Remo Mannoni,  aveva già pubblicato Il monte, Roma, autoedizioni, 1904; Rime dell’Urbe e del suburbio, Roma, Ediz. fuori commercio, 1908; Procellarie, Napoli, Fossataro, 1909.

[24] G. CARRIERI, Fantasime, Teramo, La Fiorita, 1909.

[25] M. PUCCINI, La canzone della mia follia, Bologna, Beltrami, 1909.

[26] Nell’autografo manca la parentesi.

[27] La conferenza di Marinetti su Necessità e bellezza della violenza ebbe luogo a Napoli, alla Borsa del Lavoro,  il 26 giugno 1910.

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2 risposte a Il primo critico del futurismo: Mimì Frassaniti. Appendice. Lettere di F. T. Marinetti a Mimì Frassaniti (Parte prima)

  1. Daniele Imperi scrive:

    Interessanti. Il carteggio di Marinetti è immenso. Ho letto i 9 volumi che hanno pubblicato finora, di varie case editrici (in realtà ci sono anche quelle di Apollinaire, che ho, ma sono in francese e non le hanno tradotte). È difficile trovare le “Lettere a Marinetti in Africa” di Cangiullo.
    Dove sono conservate le lettere a Frassaniti?

    • wp_2601243 scrive:

      Tutte le informazioni richieste potranno essere lette nella Nota al testo della seconda parte dell’articolo di prossima pubblicazione.

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