Introduzione a Corrado Galignano

Con questa nuova e agile monografia Galignano torna a trattare aspetti che hanno segnato in maniera iconica la vita del santo salentino. Lo stesso titolo del volume Prove di volo richiama in forma plastica i contenuti che sorreggono l’intera narrazione, attinti dai frammenti sparsi e dalle tracce documentarie vergate direttamente dal frate o riferite indirettamente dai primi biografi del santo. Un percorso ben ricostruito dall’autore, in cui fra Giuseppe Desa resta unico protagonista, senza inquinamenti di sorta, ancorando il testo espositivo al linguaggio tipico e riconoscibile del santo, con il frequente ricorso alla metafora come forma di comunicazione privilegiata e marcatamente efficace. Fra Giuseppe in questo volume parla di sé stesso senza forzature, con lo stile di un analfabeta qualunque che si aggrappa alla saggezza delle tradizioni popolari per rendere semplice quello che appare complesso, per illuminare il cammino di chi si è perso nell’oscurità. Una forma certamente ricercata, declinata però nel lessico autorevolmente francescano per lasciare i segni più interessanti della sua ascesi spirituale. Pur convinto intimamente di non avere le ali finisce per desiderarle. Un dono, quello del volo, che gli verrà attribuito, senza tuttavia averne piena consapevolezza, se ogni volta che accade si vergogna di aver procurato scandalo, di aver turbato gli animi dei presenti, coprendosi il volto con il cappuccio e scappando via.

Il frate copertinese ascende alla santità attraverso le prove del volo, ma non sono questi episodi straordinari che gli assicurano gli onori degli altari. E’ la perfezione spirituale perseguita attraverso la quotidiana e rigorosa applicazione delle “virtù eroiche”, quelle in particolar modo dell’umiltà, della castità e della carità, a cui si aggiunge quella dell’obbedienza, considerata quest’ultima propedeutica alle prime, l’approdo finale, la meta che lo solleva nell’empireo celeste. Nelle massime trasmesse dal Desa non si trovano solo significativi elementi di saggezza popolare, ma anche pratiche concrete per esercitarsi al volo, per sperimentare forme di ascesi in cui il rapimento dell’anima con il corpo consente di estraniarsi dalle cose terrene per ricongiungersi con Dio, “unico vero amore”. Un’esperienza esaltante che attraversa interamente la vita del frate copertinese e che prospetta un modello di santità in cui l’ammirazione del volo non può essere separata dall’imitazione dei comportamenti fattuali, quelli che consentono di “ardere del fuoco divino”, di raggiungere la tanto agognata vetta della perfezione spirituale.

In questo lungo e a tratti tortuoso tragitto i fioretti aiutano a rendere meno faticosa l’ascesa. Essi, anzi, per il Desa si rivelano mirabili esempi di prove di volo, corredati sempre dalla semplicità e dalla freschezza francescana che li rendono accessibili a tutti. Non è una sorpresa se attraverso il loro puntuale richiamo si scopre la modernità del frate copertinese, strenuo difensore della natura e dell’ambiente rurale, a cui si accompagna la difesa degli animali che ci vivono e, tra tutti, l’ottima interlocuzione che, soprattutto fino a quando abita nel convento della Grottella, condivide con gli uccelli. Come San Francesco anche il santo salentino si applica ad un dialogo incessante con “il creato che gli sta intorno”, sino a sentirsi parte integrante di questo disegno e a guardare agli uccelli come espressione di elevazione spirituale, a cui aspirare per ridurre le distanze tra cielo e terra. Prove di volo anche queste che arricchiscono la narrazione e spingono a considerare questa ultima fatica di Corrado Galignano esemplarmente pedagogica, capace di trasmettere, senza rinunciare al rigore documentario imposto dalla ricerca storica, il messaggio esistenziale più pregno di significato del santo di Copertino. Un libro nel suo genere fortemente innovativo, concepito e redatto per una divulgazione ampia, che non escluda nessun lettore, ma utilissimo anche per gli studiosi specialisti, che possono attingere a piene mani mirati frammenti del pensiero josefino e ricollocarli in maniera prospettica nell’articolata e sempre crescente letteratura di settore.

Lecce, Giugno 2024

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