Sul silenzio

di Antonio Prete

Congiungere l’alfabeto e il moto delle stelle,

nel cuore della sillaba avvertire il battito

del tempo che si curva nell’irreversibile,

scorgere nel cristallo della parola

il lampo dell’accadere e il suo vanire.

.

E’ questo il sogno della poesia?

.

Forse, di  là da questo c’è solo la rosa

imprigionata nella sua apparenza,

l’azzardo della lingua e la sua impotenza.

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