di Giuseppe Raniolo
Il mistero dell’uomo si cela nelle viscere della mente, nell’inconscio.
Un luogo non-luogo, fuori dallo spazio e dal tempo. Acquatico e abissale.
Fummo, prima di nascere, abitatori di acque originarie, ancestrali, primordiali, materne.
In quelle acque siamo stati ogni uomo e ogni essere vivente.
E nell’acqua che imparammo a sognare.
Venire al mondo ha cambiato la nostra natura: noi, esseri per nove mesi acquatici, siamo diventati terrestri.
Eppure portiamo dentro di noi il mondo che ci ospitò diventato adesso il mare in cui ci immergiamo quando sogniamo e quando fantastichiamo.
Pagine: 1 2