a cura di Ferdinando Boero
Per me non esistono le “due culture” (quella umanistica e quella scientifica) anche se umanisti e “scienziati” (parola troppo impegnativa per molti di noi) tendono a “tenere le distanze”. Quando Angelo Semeraro fondò Scienze della Comunicazione presso l’Università del Salento, nel 2000, mi chiese di tenere un corso di Comunicazione Scientifica e mi chiese anche di far parte del comitato di redazione di Quaderni di Comunicazione, proponendomi temi da sviluppare in miei possibili contributi. Feci con entusiasmo entrambe le cose, ricavandone molta soddisfazione. Ci incontravamo ogni tanto, ma le nostre interazioni sono avvenute in modo intenso grazie alla posta elettronica. Quando ricevevo i suoi messaggi non riuscivo a non rispondergli subito, e lui faceva altrettanto. Quando andò in pensione continuò a lavorare: per molti prof. universitari quello che tutti concepiscono come “lavoro” è un divertimento e, quindi, anche in pensione continuiamo a divertirci.
Angelo tenne traccia del nostro epistolario e mi chiese se fossi stato d’accordo nel pubblicarlo. Purtroppo non fece in tempo a portare a termine il progetto, e la bozza del libro rimase nei rispettivi cassetti. Penso che sarebbe contento di sapere che il suo progetto, attraverso Iuncturae, può finalmente vedere la luce.