di Guglielmo Forges Davanzati
Il Governo propone un’ulteriore agevolazione fiscale alle imprese, nota come “più assumi, meno paghi”. Si tratta di un aumento delle deduzioni ammesse per nuove assunzioni, con sconti sui contributi da versare e condizioni di favore per le assunzioni con contratti a tempo indeterminato e per lavoratori svantaggiati, fra i quali gli ex percettori del reddito di cittadinanza. Il parametro di riferimento rispetto al quale quantificare le agevolazioni fiscali è dato dall’incidenza del personale sul fatturato.
Bisogna rilevare che incentivare con lo strumento fiscale l’aumento dell’occupazione, nelle condizioni date, rischia di non produrre risultati apprezzabili sulla crescita economica, di avere effetti solo temporanei nel mercato del lavoro e di generare esclusivamente costi crescenti per il bilancio pubblico. Ecco le ragioni.