a cura di Luigi Negro
[Questo è un lavoro scolastico. Il mio bravo allievo Luigi Negro, classe III F del Liceo Scientifico “Antonio Vallone” di Galatina, anno scolastico 2008-2009, intervistò Luigi Scorrano. A distanza di quindici anni, ripropongo il testo dell’intervista, recuperata inopinatamente dall’archivio del mio computer. Essa può fornire qualche utile suggerimento a docenti e studenti liceali che si apprestano a studiare Dante. (G.V.]
Cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di critico letterario?
Non è che si intraprende la carriera di critico letterario.
Uno ha questo interesse e cerca di realizzarlo interessandosi di certi problemi particolari e di certi autori particolari. Dante è uno degli autori che io ho studiato.
Spesso le associano il nome di Dante. Ma lei ha studiato altri autori con lo stesso fervore con cui ha studiato Dante?
Principalmente mi sono dedicato a Dante e per questo il mio nome è spesso associato a lui, ma mi sono dedicato a Dante in rapporto con gli scrittori del Novecento, cioè, mi sono chiesto: “che cosa da Dante è filtrato negli scrittori italiani del Novecento?” Attraverso tutta una serie di confronti sui testi, ho cercato di mettere in luce quello che di Dante è passato in questi scrittori. E questo che cosa dice? Ci spiega la vitalità di Dante che continua negli scrittori contemporanei, anche se sono passati secoli dal tempo in cui visse e in cui attese alla sua opera.