“Diciamo dunque che la guerra non appartiene né al dominio dell’arte né a quello della scienza, ma al dominio della vita sociale. E’ un conflitto di grandi interessi, che ha una soluzione sanguinosa, e solamente in questo differisce dagli altri. Si potrebbe piuttosto paragonarla al commercio che a qualsiasi altra arte, poiché il commercio è anch’esso un conflitto di interessi e attività: e alla guerra si accosta ancor più la politica, che può anch’essa, a sua volta, considerarsi come un commercio in grande scala. Di più è dal grembo della politica che la guerra trae origine, è nella politica che i caratteri principali della guerra sono già contenuti allo stadio rudimentale, come le proprietà degli esseri viventi lo sono nei rispettivi embrioni.”
Karl von Clausewitz, Della guerra, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2000, p. 130 (16° ristampa).