Sonetti dei destini VIII

di Antonio Devicienti

Grecia della montagna e Grecia dei porti, musica di Eleni Karaindrou e voce di Maria Farantouri, Gian Maria Volonté a duello con la morte, artigliante bestia improvvisa e un’auto, velocità dell’auto che travolge e uccide: per Theo Anghelópoulos.

Improvvisa la morte?: anche la vita

sì come temporale sul Pireo

che, gravame di nubi, con le dita

giostrella la zattera di Odisseo.

.

Vento alle spalle il canto della madre,

veste lo stormo di cicogne il velo

d’Anticlea e egli vede il grido nel cielo,

mendicante d’estati s’abbuia al molo.

.

Lamentate secondo antichi riti

e sporcate di porpora la faccia

per la morte di un giusto, lamentate.

.

Lumi di pergamena liberate

nel cielo d’Atene anfora che abbraccia

e lodate giusto gli antichi riti.

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