di Antonio Errico
Carlo Rovelli, fisico teorico, autore di libri di divulgazione scientifica, dice che la scienza ha bisogno di bravi matematici, bravi sperimentatori, abili tecnici. Ma non basta. Ha anche bisogno di persone che sappiano pensare il nuovo, con uno sguardo ampio e libero che viene dall’essere aperti in ogni direzione. Ma forse non basta nemmeno saper pensare il nuovo. Forse è indispensabile che si configuri proprio un pensiero nuovo, che maturi un sentimento del tempo che a noi è sconosciuto, avverta una delicatezza nei confronti degli esseri e delle cose, sia disponibile a contemperare le ragioni e le passioni, la razionalità e le emozioni, l’istintività e la riflessione, il rigore della scienza con lo stupore per i versi di una poesia, la consapevolezza del limite con la tensione verso l’illimitato; serve un pensiero che si apra all’accoglienza di pensieri differenti, che sappia confrontarsi con la complessità, con l’incertezza e con l’imprevisto, sia disponibile a rinunciare alle convinzioni, a rimettere tutto in discussione, a rivedere i significati dei fenomeni e delle storie. Forse è indispensabile un pensiero che rifiuti a priori il qualunquismo, il disinteresse, l’apatia, la mediocrità, l’abitudine, l’indifferenza, la menzogna nei confronti degli altri, di se stessi. Forse c’è bisogno di un pensiero capace di appassionarsi agli accadimenti vicini e a quelli lontani, alle faccende quotidiane, personali, sociali, che si accorda alle esigenze dei tempi, alle evoluzioni della tecnica, della tecnologia, a condizione che sia l’una che l’altra producano benessere, sviluppo, progresso.
Un pensiero nuovo è quello che accoglie nuove idee, nuove categorie, nuove forme di bellezza, nuove condizioni e nuove espressioni di arte, letteratura, architettura, nuovi modelli di città, di spazi urbani, che progetta il futuro assumendo a riferimento gli elementi del passato, valutando le condizioni del presente, immaginando in che modo quegli elementi e quelle condizioni possano integrarsi e interagire in termini d evoluzione, orientando verso questa finalità logiche, forme, formule, metodi, tecniche, strumenti, nuove invenzioni.