di Pietro Giannini
Negli ultimi tempi si va accentuando la richiesta della costituzione di un esercito europeo. Tale richiesta nasce dalla situazione contingente, che vede un confronto indiretto tra NATO e Russia ed è in previsione di un confronto futuro. Al momento, la richiesta si compone di due elementi: 1) la costituzione di un esercito comune; 2) l’aumento delle spese militari, che dovrebbero raggiungere il 2% del PIL di ciascuno Stato.
La richiesta è motivata con esigenze di autodifesa, come dovrebbe essere lo spirito della NATO. Ma, alla luce di alcune riflessioni, si può dire che tali esigenze non sono determinanti.
Per quanto riguarda il primo punto, una ricerca effettuata da me il 28 maggio scorso sui siti che registrano la consistenza dei singoli eserciti della UE (s.v. ‘Esercito italiano, ecc.’ e con riferimento alla ‘Dimensione’) registra i seguenti dati: