Sonetti dei destini VI

di Antonio Devicienti

Portugal, Lisbon. 2008-01-16. Sunset in the lower center of Lisbon. View from the Santa Justa elevator. On the background the Castle of Saint George.

Oppure alla luce marina si screziano Muse come velate. Dolcissime e appena profumate di gelsomino (o è la mente che ne percepisce vaghissimo sentore?): per Ophélia de Queiroz.

Eravate Lisbona nel barlume

della sua luce ed il vento aranciato

dos Jerónimos, dolcissimo agrume;

eravate quell’amore aspettato.

.

Nell’incavo dei polsi ma levissimo

s’intuiva il gelsomino palpitare

(non osava egli) sentore tenuissimo

(non osava pensarli da sfiorare).

.

Maresia s’esaltava al Miradouro

de Santa Luzia: più bella Lisbona

dell’eternità, lettera e corona.

.

Marezzato il Vostro sguardo dal Tejo,

nei suoi eteronimi (gabbiana, luce,

respiro) la città qui lo conduce.

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