di Antonio Mele / Melanton
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Una formazione della Juventus nella stagione 1959-1960, in posa Da sinistra, in piedi: S. Cervato, U. Colombo, S. Lojodice, J. Charles, E. Castano, O. Sívori (chinato); accosciati: C. Mattrel, G. Boniperti (capitano), F. Emoli, B. Sarti, G. Stacchini.
Abbiamo sicuramente tutti, nelle pieghe della memoria, ricordi più vividi di altri, ancorché apparentemente perduti. Sono momenti indelebili, che per una qualche imprecisabile ragione riaffiorano all’improvviso, facendoci rivivere atmosfere ed emozioni a lungo tenute in letargo.
Succede allora che, fra queste piccole gioie che conserviamo senza saperlo, io riviva in questi giorni quell’emozione piena e completa del mio ‘battesimo’ di una partita di calcio – la prima partita di calcio di serie A – alla quale ho assistito, insieme a molti altri amici e tifosi, quando avevo diciotto anni. La partita era Bari-Juventus, maggio 1960: si giocava allo Stadio della Vittoria, e nel capoluogo pugliese c’eravamo andati in pullman da Galatina, per ammirare da vicino le gesta degli assi bianconeri di quel tempo, e fra tutti Boniperti, Sivori e Charles.
Per la cronaca, la partita si concluse con la vittoria della Juve per 3 a 1. Fu uno spettacolo e una festa per tutti. In parte, anche per la stessa squadra barese, i cui sostenitori avevano visto la loro squadra tenere a lungo in parità l’incontro, cedendo poi alla soverchiante supremazia di una delle più forti formazioni juventine di sempre.