di Gianluca Virgilio
La biografia di Antonio Gramsci. Lo storico torinese Angelo D’Orsi a distanza di sette anni dalla pubblicazione della sua biografia di Antonio Gramsci (Gramsci, Una nuova biografia, Feltrinelli, aprile 2017), ci propone un volume che egli presenta non come una nuova edizione del “vecchio testo”, ma proprio come un altro libro, questa volta definitivo sull’argomento, intitolandolo Gramsci. La biografia (stesso editore, aprile 2024). Che si possa dire qualcosa di definitivo su qualsiasi argomento e, dunque, anche sulla biografia di Gramsci, come fa intendere l’uso dell’articolo determinativo, mi lascia piuttosto scettico, ma è certo che questo libro ad oggi si può considerare come una summa del sapere biografico sul fondatore del Partito comunista d’Italia.
A me le biografie piacciono non tanto per quel che dicono sulla vita privata di un uomo, il che spesso mi sembra piuttosto sconveniente e indiscreto, quanto per quel che raccontano di un’epoca storica nella quale un dato personaggio visse e operò, interagendo con i suoi simili; tanto più se a questo si aggiunge l’analisi di un pensiero ancora vivo e capace di suscitare la riflessione sul presente e sul futuro da parte dei contemporanei. A questo fine uno studioso di valore come D’Orsi, già ordinario di Storia del pensiero politico presso l’Università di Torino, ha lavorato per molti anni sulle carte (gli articoli, le lettere e i Quaderni) e sulla letteratura gramsciana, le prime numerose, la seconda vastissima, stante la fama mondiale del biografato. Se ne dà ampia notizia nella Bibliografia che chiude il volume.