Sonetti dei destini V

di Antonio Devicienti

In più d’un’intervista Amelia Rosselli esprime ammirazione per il poeta-asceta di Melicuccà: silenzio e solitudine sprezzati valori, necessari paesaggi: per Lorenzo Calogero.

Quando la solitudine s’addensa

fin nella riarsa cenere invernale

del focolare e i bicchieri, la credenza,

la mensa, la madia sono il sognare

.

delle cose di sé stesse, ma senza

più traccia di presenza umana, andare

delle congelate ombre nell’immensa

casa sprangata all’attesa serale,

.

lanterna di controvento il mano

scritto, oscillante fanale del treno,

si consegna al passaggio per stazioni

.

deserte, fedele alle sue ossessioni,

segnato, ingravidato, scabro greto

di fiumara, spasmodico nell’eco.

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