di Paolo Vincenti
Riassunto. Il saggio si occupa del dotto ebreo del XII secolo Beniamino di Tudela e del suo viaggio, che tocca anche Otranto. Dopo una prima parte dedicata ad una sommaria ricostruzione della condizione degli ebrei nell’Italia meridionale e in particolare ad Otranto nei secoli dell’Alto Medioevo fino all’arrivo di Beniamino, una seconda parte dedicata alle vicende storiche di Otranto nel medesimo torno di tempo, nella terza parte si analizzano l’esperienza di Beniami
Abstract. The essay deals with the 12th century Jewish scholar Benjamin of Tudela and his journey, which also touches Otranto. After a first part dedicated to a summary reconstruction of the condition of the Jews in southern Italy and in particular in Otranto in the centuries of the Early Middle Ages until the arrival of Benjamin, a second part dedicated to the historical events of Otranto in the same period of time, in the third part, Beniamino’s experience and his work are analysed.
Nel XII secolo, ad Otranto, giunge un visitatore ebreo spagnolo, Benjamin di Tudela, che ha intrapreso un viaggio in giro per il mondo forse in cerca di nuove esperienze.
Chi era questo viaggiatore?
Il rabbino Benjamin MiTudelo, ovvero בִּנְיָמִין מִטּוּדֶלָה, Benyamin ben Yonahdi Tudela (questo il nome ebraico), meglio conosciuto come Benjamin di Tudela (1130-1173) era un geografo ed esploratore ebreo, originario della Navarra. Lasciò Tudela, in Spagna, tra il 1159 e il 1163, e vi tornò nel 1173. Viaggiò per più di dieci anni visitando comunità ebraiche e non ebraiche in tutto il mondo e scrivendo delle sue esperienze. La sua opera, I viaggi di Beniamino, מסעות בנימין, Masa’ot Binyamin, anche nota in ebraico come ספר המסעות, Sefer ha-Masa’ot, ovvero Il libro dei viaggi, è considerata la prima relazione di viaggio di un europeo in Asia, dunque precedente a quella di Marco Polo, per questo molto importante per gli studiosi. Anzi, si può dire non esista alcun resoconto generale del mondo mediterraneo o del Medio Oriente della metà del XII secolo che si avvicini per importanza a quello di Beniamino di Tudela, sia per gli ebrei che per la storiografia sul Medioevo[1].