Onore, quindi, a Giacomo Furia, e ai suoi benemeriti colleghi: da Carlo Campanini a Mario e Memmo Carotenuto, Tina Pica, Ave Ninchi, Carlo Croccolo, Luigi Pavese, Virgilio Riento, Turi Pandolfini, Maria Luisa Mangini (in arte Dorian Gray), Carlo Delle Piane, il mio amico Leopoldo Trieste… Comprimari dei più bei nomi del nostro cinema, ai quali sentiamo di dover rendere questo piccolo omaggio sincero.
Per meglio considerare la grandezza di questi artisti professionisti basterebbe porsi qualche semplice domanda. Che film sarebbe “Audace colpo dei soliti ignoti” se accanto a due mostri sacri come Gassman e Manfredi con ci fossero anche Tiberio Murgia e Carlo Pisacane detto Capannelle? E a chi, il magnifico Totò di “Totòtruffa 62” (in combutta col ‘compare’ Nino Taranto) avrebbe potuto vendere la Fontana di Trevi se non allo sprovveduto e ingenuo turista americano Decio Cavallo, mirabilmente caratterizzato da Ugo D’Alessio? E come – sempre il grande Totò – avrebbe potuto esaltare la propria vis comica nella famosa scena del vagone-letto, se a ‘tenergli botta’ non ci fosse stato un superlativo Onorevole Trombetta alias Carlo Castellani? E l’insuperabile Avvocato De Marchis/Mario Carotenuto di “Febbre da cavallo”?…
E infine, che Fracchia sarebbe Paolo Villaggio senza il contributo di Gianni Agus? E che Fantozzi, senza il ‘collega’ Gigi Reder, l’attore che ha reso mitico il personaggio del Ragionier Filini?
Un ultimo grande saluto, quindi, a Giacomo Furia e compagni.
Con molta gratitudine, e un po’ di nostalgia.
[2015]