La nenia natalizia “Tu Scendi dalle stelle”: un’attribuzione controversa

  1. Secondo quanto riferiscono i biografi S. Alfonso la nenia “Tu scendi dalle stelle” viene per la prima volta scritta e sperimentata in una missione redentorista a Nola nel 1754, ma in esclusiva versione napoletana[5]. La traduzione nel volgare fiorentino avviene tardivamente alla fine del secolo, pochi anni prima della morte del santo senza, tuttavia, che il nuovo testo possa rapidamente cristallizzarsi negli ambienti campani. A Napoli e nel circondario si continua a cantare per lungo tempo la nenia nella lingua identitaria di riferimento, quella dialettale ritenuta la più diretta ed efficace emotivamente per celebrare la nascita del Redentore. Perché la versione italiana di “Tu scendi dalle stelle”, curata direttamente dal fondatore dei Redentoristi, possa rompere i tradizionali confini e trovare una larga accoglienza bisogna attendere l’Ottocento inoltrato, quando si afferma da nord a sud della penisola come la canzoncina natalizia più declamata. Solo allora diventa il richiamo canoro per antonomasia dell’intera penisola italica, ma anche conosciuta e apprezzata in altre parti dell’orbe cattolico[6].
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