di Antonio Lucio Giannone
Gent.mo Prof. Giannone,
Ho ricevuto gradita lettera precisamente il giorno in cui si festeggiava mio ottantesimo anno nella Sala consiliare di Godrano paese nativo: quello di adozione Bagheria dove m’hanno pure festeggiato solennemente offrendomi targa d’oro, in occasione della pubblicazione nuovo volume antologico di poesia aperto al dibattito: futurista-non futurista? Durante mio discorso sostenevo di essere futurista (superstite) nella forma, bucolico nel contenuto ché fino a vent’anni feci ora il contadino, ora il pecoraio: libero e felice tra un limite e l’altro, leggendo il grande libro della Natura: insomma un “caso letterario” come sostengono i biografi!
Riguardo alle notizie che gentilmente mi chiede per la mostra documentaria sul 50mo anniversario relativa all’attività futurista svolta a suo tempo. Pallido ricordo tra me e compianto Ernesto Alvino: avrei collaborato, con poche poesie, a Vecchio e nuovo settimanale dinamico del Movimento leccese.
A questa casuale felice occasione “letteraria”, riapro la chilometrica parentesi con emozione, a sorpresa verso di Lei, precisamente in quel periodo (1932) iniziai la corrispondenza diciamo sentimentale con una giovanissima e bella poetessa di Lecce, appartenente chiara famiglia amica degli Starace, allora… quando l’Editrice Vallecchi pubblicava mio primo libro di poesia con prefazione di Marinetti. Un caso letterario, clamoroso, dopo 50 anni, cioè lungo romanzo drammatico “letto” da pochi. Dal pagliaio al grattacielo: in sintesi il pecoraio analfabeta di Godrano riesce a innamorare pazzamente la poetessa di Lecce e viceversa: la guerra e la miseria spezzavano appassionante rapporto capovolgendomi verso una strana vita diversa: venditore ambulante! Sì ogni scrittore bisogna che eserciti questo mestiere per conoscere la vita in profondità… poi scrivere! Infatti attraverso gli svariati mestieri vissuti ne ho ottenuto-ricevuto meticolose esperienze per le poesie e racconti dal 1928-‘32; Le manderò ultima pubblicazione Dante ambulante al mio paese che dimostra, non presuntuosa! (titolo) Dalla lettera inviata al futurista Civello non riceverà risposta ché l’ amico morto nell’ottobre scorso… Gradirò suoi pregiati lavori sul Futurismo, che aspetto, per leggerli con l’entusiasmo d’altri tempi giovanili e migliori. Le consiglio d’acquistare ultimo numero della nota rivista OGGI – 5 – 1 – ’83 ‒: contiene le pagine dedicate a Marinetti: risalta mio nome tra personaggi d’arte internazionali. Inoltre potrà leggere lunga poesia “Lecce in due piazze” se conserva i numeri de La Voce del Sud.
Lunga lettera a sorpresa: naturalmente inaspettata ché in tono storico confidenziale e… romantico!
Così accolga la mia spontanea amicizia che corre verso il campanile barocco di Lecce antica.
Giacomo Giardina
Bagheria Genn. ‘83