Manco p’ a capa 201. A che servono i laureati?

di Ferdinando Boero

Cottarelli ha tre lauree e ci tiene a farsi chiamare dottore. Meloni è diplomata e si fa chiamare per nome. Quanto a “classe” preferisco Giorgia al dottor Cottarelli. Sono restio ad anteporre al mio nome il Dott. che mi spetta. Potrei aggiungere il titolo di professore e diventare l’altisonante Dottor Professor Ferdinando Boero. Subito dopo la pernacchia è d’obbligo. Detto questo, se ho bisogno di cure, confesso di fidarmi solo di chi ha una laurea in medicina. Chiedo anche referenze a chi ne sa più di me, perché i laureati non sono tutti uguali. Chi è il miglior ortopedico? O il miglior avvocato? O il miglior ingegnere o architetto? Ne conoscete qualcuno che non sia laureato? Molte attività richiedono un bagaglio di conoscenze che si acquisisce con studi prolungati e focalizzati.
Non credo che sia importante che un presidente del consiglio sia laureato, anzi: credo che sia un vantaggio. Ad una condizione: che sia umile e che sappia scegliere collaboratori (i ministri e i consiglieri) con altissime competenze. Un presidente del consiglio non può essere superesperto di tutto. E i superesperti, spesso, sono profondamente ignoranti su argomenti al di fuori delle loro competenze. Chiamare un superesperto a posizioni di coordinamento è pericoloso. Il superesperto si fida di se stesso, e può pensare di non aver bisogno di altri. Se deve decidere in ambiti di sua competenza, magari non riesce comunque a comprenderne le ricadute in ambiti che esulano dalle sue competenze: vedi l’economia che non si cura dell’ecologia. Gli economisti ignorano l’ecologia. Hanno da sempre retto le sorti del paese e ora capiamo che è necessaria una transizione ecologica.

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