di Guglielmo Forges Davanzati
Antonio Distaso su “Gazzetta” del 7 maggio scorso, riassume quanto fatto da questo Esecutivo in merito al problema dell’occupazione nel Mezzogiorno: ha ottenuto la massima proroga dalla Commissione Europea per la misura riguardante Decontribuzione Sud (30 giugno 2024) e ha approvato, con il Decreto Coesione, altri interventi, dei quali Distaso dà sinteticamente conto.
Le mie considerazioni riguardano i seguenti aspetti: il governo ripropone misure non nuove e già sperimentate con esiti incerti, non risolve i problemi di negoziazione con la commissione europea, rinviandoli, e reitera una politica di sussidi alle imprese meridionali che si muove, nella sostanza, in una logica di assistenzialismo. Andiamo con ordine.
a) Non sono misure nuove. Gli interventi previsti nel Decreto Coesione sono riproposizioni di quelli già esistenti dal 2020 e, in più, non configurano misure strutturali. Bonus Giovani, in particolare, ha durata massima di 36 mesi. L’intervallo previsto potrebbe essere troppo ristretto per consentire un’adeguata programmazione delle assunzioni da parte delle imprese potenzialmente beneficiarie;