di Guglielmo Forges Davanzati
La sospensione di “Decontribuzione Sud” da parte del Governo non è una buona notizia per il Mezzogiorno, sebbene questa misura sia essa stessa criticabile. Partiamo da questo secondo aspetto.
Il provvedimento si iscrive in una linea di politica economica che l’Italia assume da altre esperienze e deve essere, dunque, inquadrato nel contesto internazionale ed europeo.
1) La convinzione per la quale la competitività va sostenuta con sussidi alle imprese trova la sua massima realizzazione, al momento, nell’Inflation Reduction Act (IRA) statunitense; un pacchetto di stimolo fiscale di ampia portata destinato alle imprese statunitensi operanti soprattutto nel settore delle energie pulite. Questi trasferimenti si prestano a essere interpretati come strumenti di protezionismo più o meno occulto (discriminano, infatti, le imprese nazionali dalle imprese di altri Paesi concorrenti, come nel caso dell’IRA) e tendono a produrre ritorsioni da parte di Paesi concorrenti. Dunque, vi sono buone ragioni per ritenere rischiose queste politiche, dal momento che possono riflettere e, al tempo stesso, generare il rallentamento del commercio globale.