Nel saggio d’apertura, intitolato Pietro Marti: profilo bio-bibliografico, Paolo Vincenti ricostruisce la parabola esistenziale del Marti, avviando nel contempo anche un’accurata ricognizione della sua produzione; operazione faticosa, talvolta per la difficile reperibilità delle fonti, più spesso per le non poche inesattezze e/o approssimazioni dei repertori esistenti. Ermanno Inguscio, nel suo agile contributo, intitolato Pietro Marti e la scuola. Il maestro-professore, il dirigente scolastico nel Polesine ed in Puglia tra Otto e Novecento, ripercorre le fasi legate all’attività professionale del Marti, a far data dal 1879. Luigi Marrella, nel suo intervento, intitolato Pietro Marti e gli «Almanacchi» di Gregorio Carruggio, ricostruisce il sodalizio Marti-Carruggio sulla base della collaborazione del primo agli «Almanacchi» compilati dal Carruggio e di quest’ultimo alla rivista «Fede», fondata e diretta dal Marti. Dal canto suo, Luigi Montonato in Pietro Marti. Giornali e polemiche nel Salento fascista analizza a fondo il complesso e non di rado spigoloso rapporto del Marti con il regime fascista nella prima metà degli anni Trenta, evidenziando il conflitto interiore dell’intellettuale di Ruffano scaturito da una sorta di ‘condivisione formale’ del fascismo. Il contributo di Alessandro Laporta, Il sodalizio Marti-Bortone: scrittura e scultura, propone un’interessante ricostruzione del duraturo e proficuo rapporto amicale e culturale stabilitosi tra i due concittadini: Antonio Bortone, scultore di fama, e Pietro Marti, rinomato giornalista e scrittore. Nel denso e acuto contributo «Una chiara comprensione e affettuosa bontà»: Pietro Marti e Vittorio Bodini, Antonio Lucio Giannone ricostruisce con dovizia di documentazione e con la consueta acribia il ‘complicato’ ma affettuoso rapporto tra il nonno (Pietro) e il nipote (Bodini), che del nonno serberà sempre grata memoria, pure con riferimento alla «passione per la propria terra». Fabio D’Astore, nel saggio Luigi Marti poeta analizza la produzione poetica di uno dei fratelli di Pietro, Luigi, prolifico scrittore in prosa e in versi. Le tre raccolte, pubblicate nel corso di oltre un decennio e oggetto del contributo che appare in questo volume, recano testimonianza del percorso poetico, umano e intellettuale compiuto da Luigi Marti. Chiude il volume un interessantissimo saggio di Ennio De Simone, intitolato Raffaele Marti (1859-1945): un naturalista outsider salentino, nel quale l’autore esplora l’intensa attività didattico- scientifica di un altro fratello di Pietro, Raffaele, con specifica attenzione alle pubblicazioni riguardanti «gli aspetti naturalistici del Salento».
Casarano- Ruffano, febbraio 2024