di Antonio Mele / Melanton
Ci avete fatto caso?…
Ma sì che ci avete fatto caso! Come si fa a non notare quella che ormai è un’autentica invasione (e fors’anche inflazione) degli “amici a quattro zampe”, soprattutto cani, cagnolini e cagnoloni?…
Siamo circondati. Essi cani (peraltro incolpevoli, poiché scontano gli eccessi dei loro padroni) sono ormai ovunque: per strada, sulle spiagge, d’inverno come d’estate, nei giardini pubblici e privati, affacciati con tanto di lingua pendula e insalivata, e digrignando i denti (canini, ovviamente) dai balconi e dai terrazzini di casa oppure dai finestrini delle automobili, dove sono messi forzosamente in mostra con una certa goduria. Le quali automobili, a loro volta – in specie nei giorni prefestivi e festivi –, guidate con magistrale nonchalance, ciondolano ostinatamente su e giù per il corso in cerca del nulla, scartando di tanto in tanto qualche avventuroso pedone, quindi lampeggiando, strombettando appena (per non disturbare il volume non proprio soft dell’autoradio di bordo), ruotando pigramente attorno alle rotatorie (…che l’hanno messe a fare, sennò?), e finalmente – qualora trovino, beninteso, uno straccio di posto libero per parcheggiare – calando alla conquista dei marciapiedi, insieme al loro cagnolino o cagnolone, che non vedeva l’ora di farla da tutte le parti.
E infatti la fa. Un po’ qua e un po’ là. Sotto lo sguardo vigile del padrone e/o della padrona che, sempre con nonchalance, ma stavolta anche con rara perizia di attori consumati, recitano la parte del perfetto non-vedente, non-udente, e non-me-ne-frega-niente. Pulire o raccogliere il bisognino? Ma che bisognino c’è, scusi?