di Rosamaria Dell’Erba
La pubblicazione della bella e curatissima opera di Francesco Luceri sul carteggio del filosofo galatinese Pietro Siciliani (1832-1885) (1), impone questa breve aggiunta, relativa ad un piccolo carteggio tra Cesira Pozzolini Siciliani (1839-1914) e Luigi Mezio(1812-1877) che, nella sua esiguità, testimonia un esempio di life document, documenti non ufficiali che hanno acquisito rilevanza documentaria: carteggi, contabilità, scritture private, materiale proveniente dagli archivi privati, di recente valorizzati dalla storiografia ai fini dello studio della famiglia.(2)
Le sei lettere datate dal 1869 al 1876 fanno luce sui reali rapporti esistenti tra il filosofo e una delle famiglie galatinesi che partecipò, nel corso dell’Ottocento, alle aspirazioni liberali, quali si andavano attuando, anche nel Salento, con la presenza e l’opera delle vendite carbonare. Michelangelo Mezio, padre di Luigi, compare nell’elenco dei “Novelli Bruti” del 1830, forse la più influente vendita carbonara, tra quelle di Terra d’Otranto, fondata da Giacomo Comi e “gestita secondo le regole degli Statuti Generali della Carboneria”(3); Galatina, grazie alla sua posizione geografica fu scelta, infatti, per ospitare la grande dieta carbonara del 25 novembre 1817. Michelangelo fu sindaco di Galatina dal 3 aprile 1839 al 25 febbraio 1842, dopo la risoluzione di un lungo contenzioso con l’Arcivescovo di Otranto Vincenzo Andrea Grande, riguardante l’attuale chiesa di S. Biagio.
L’esistenza della vendita galatinese fu scoperta nel 1851 all’atto dell’inventario dei beni del Comi, primo cospiratore salentino: il suo nome compare nel verbale datato 27 gennaio 1813 e pubblicato nel 1967 da Michela Pastore.