Due poesie e due prose

***

Nel buio del mio parco

passeggiavo un po’ distratto

privo di ogni prospettiva

le cose mi apparivano

sullo stesso orizzonte.

.

Poi un bacio mi ha svegliato

non ricordo nulla intorno

solo un morbido abbraccio

che mi rimboccava le coperte

e la tua voce che sussurrava:

“Stai sognando la stessa luna?”

***

Nella notte ci guidano le stelle

Sono trascorsi sessant’anni e i Partigiani, coloro che giovani non sono mai stati, in questo Anniversario urlano le canzoni della Resistenza. Le voci forti, i volti fieri come allora, un po’ di commozione eppure il tono, a volte, si fa debole e sommesso. Non è in dubbio la passione, non è venuta meno la consapevolezza dell’impresa che hanno compiuto: cacciare l’invasore e regalarci la Libertà. Forse sono delusi e amareggiati, quando non arrabbiati, per quello che oggi, senza la forza dei vent’anni e le cicatrici che il tempo ha “regalato”, sono costretti a vedere. Una società che non ha imparato la loro lezione e continua a distribuire guerre, stragi e vittime innocenti; una società che globalizza insicurezza, terrorismo e malattie e riduce la coesione sociale, la solidarietà, i diritti; una società in cui poche persone decidono le sorti del mondo agitando tra le dita i dadi della nostra vita. E poi un Governo, quello italiano, che senza pudore, etica o morale produce leggi su misura per pochi, possibilmente ricchi e amici, ed emargina i più deboli, i non autosufficienti, i giovani, le donne, gli immigrati e gli anziani. Un Governo, quello italiano, che ci vuole fuori dalle “burocrazie” troppo vincolanti dell’Europa; che produce lavoro precario ed incertezze, togliendo la speranza di una vecchiaia serena ai giovani, questi giovani che la gioventù possono viverla. Un Governo, quello italiano, che non ha rispetto per la Cultura e la Scuola, per l’Ambiente, la Natura e il Paesaggio; un Governo, quello italiano, che non ha rispetto per la Storia e vuole innalzare ad eroi proprio coloro che, schierandosi a fianco dell’invasore nazista (i repubblichini di Salò – n.d.a.) hanno combattuto perché la Libertà ci fosse tolta. Ecco allora che, come in una staffetta che solo la Natura poteva regalare, siamo noi chiamati a raccogliere il testimone, a continuare l’Opera. Non so se il vento fischia ancora, certo la bufera è ormai quotidianità, abbiamo scarpe belle e lucide, e poche donne che ci donano “un sospir”; eppure, come i “nostri” Partigiani, anche noi la sera guardiamo il cielo, cerchiamo le stelle… e una guida. E stanotte, lasciandoci guidare dalle stelle, sventolando le nostre bandiere vediamo i figli crescere al fin vittoriosi e liberi. Non è sogno, non è utopia, Siamo tutti Partigiani!!!

[Articolo scritto nel mese di aprile 2005 per il n. 8 di “via Montepegni, 3”, giornale della Camera del Lavoro di Correggio.]

***

L’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali ci informa che:

– Sessantadue milioni di cittadine europee (una ogni tre) hanno subito violenza fisica e/o sessuale sin dall’età di quindici anni.

– Nel 22% dei casi a compierla è stato il partner.

– Quasi una su dieci è stata violentata da un uomo che non era il compagno.

– Il 43% ha subito violenza psicologica.

– Il 33% è stata vittima di violenza fisica o sessuale durante l’infanzia.

Il 18% ha subito stalking che, per il 21% di loro, è durato oltre due anni.

Davanti a questi numeri mi viene da pensare che la piena attuazione della Convenzione di Istanbul, siglata l’11 maggio 2011, è ancora molto lontana.

La Convenzione è stata finalizzata alla “protezione delle donne contro qualsiasi forma di violenza” ed incentrata sulla “violenza domestica”, al fine di proteggere le vittime e perseguire in trasgressori”.

Cosa buona e giusta, direbbe qualcuno.

Eppure, ancora oggi, ci sono Paesi che non l’hanno ratificata, tra questi: Francia, Germania, Spagna, Inghilterra.

Poi mi viene in mente Greta Cicolari, pallavolista e campionessa di beach volley, licenziata dopo un infortunio e lasciata senza cure mediche.

C’è un video che la riprende mentre subisce minacce da un dirigente. Ebbene, su questo episodio la FIPAV ha espresso solidarietà al dirigente!!!

Dopo alcuni mesi, il licenziamento è stato commutato in una sospensione di sessanta giorni. Comunque un’ingiustizia!

La buona notizia è che, mentre la FIPAV ha sanzionato Greta, il CONI ha deciso di premiarla con la medaglia d’argento al valore atletico per i risultati ottenuti nel 2011 quando, in coppia con Marta Menegatti, vinse i Campionati europei di beach volley.

Sappiamo che Greta è persona forte e combattiva, che ha ancora voglia di lottare, ma per dirla con le sue parole, è “devastata psicologicamente”.

A lei va tutta la nostra solidarietà.

Poi, mi vengono in mente Ofelia, Assunta e Silvana, tre donne ai più sconosciute, vittime di femminicidio proprio l’otto marzo scorso.

E poi, e poi…e poi ci sono tutte quelle situazioni che la quotidianità ci consegna come, ad esempio:

– le laureate che sono mediamente più preparate ma meno pagate dei colleghi maschi, ai quali vanno però circa trecento euro in più a parità di incarico;

– la legge elettorale, attualmente in discussione in Parlamento, che ignora la parità di genere;

– e quell’80% degli incarichi di comando, IL POTERE, che è in mano a noi uomini.

[Rolo (RE) 16 marzo 2014 Intervento di apertura in occasione della Giornata Internazionale della Donna (stralcio)]

[in Renzo Giannoccolo, Di rima e di prosa, Udine, Poesia Kappa Vu, 2023]

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