E poi, come se non bastasse, mi hanno proposto un complessino con almeno tre strumenti e una belloccia che canta, così si può anche ballare. Che matrimonio è se non si balla? E il fotografo, si può fare a meno del fotografo? E del filmino, bisogna fare il filmino e comprare costosissime bomboniere, e poi serve la macchina d’epoca, e infine, non ci pensi? il viaggio di nozze: s’è vista mai una coppia appena sposata che non vada alle Seychelles e alle Canarie o in America, insomma, da qualche parte, purché sia dall’altra parte del mondo? Certo, gli dico io, è un bel problema; tu fa’ che lo risolva tuo figlio con la sua futura sposa: se ha i soldi, si sposa come dici, facendo il boom, altrimenti si sposa lo stesso con pochi soldi. Figuriamoci, mi risponde, loro non ci pensano alle spese, credono che debbano sposarsi come se facessero la prima comunione, coi soldi di papà! Il problema è mio, che devo fare un mutuo. E tu non lo fare, gli dico. Il giorno delle nozze, offri un pranzo con un primo, un secondo, il contorno e la frutta, una torta ad un piano solo e le bevande che servono, così, giusto per festeggiare. Niente fotografo, niente filmino, niente auto d’epoca, niente complesso con belloccia, niente bomboniere costose, niente di niente. Per le foto e il video puoi supplire col cellulare, la fotocamera te la presto io, e in chiesa i promessi sposi se vogliono ci vanno con l’auto di tutti i giorni. Basta un piccolo stereo e qualche CD per ballare. Questo si chiama abbattimento delle spese. Mi risponde: tu credi che sia così facile…? E che cosa diranno i parenti e gli amici? Che sono un taccagno! E tu lasciali dire, lo incalzo, peggio per loro, se vogliono svenarsi quando si sposeranno i loro figli, a te che importa? Mah, mi risponde, non so proprio se mio figlio e la mia futura nuora accetterebbero una soluzione del genere. E se proponessi loro di recarsi in viaggio di nozze nella casa al mare? Certo, gli ho detto, così almeno la casa prende un po’ d’aria e risparmiate un sacco di euro. Esclama: dieci giorni a Santa Maria al Bagno, bellissimo! Potrei anche andarli a trovare. E no, gli dico, questo no: gli sposini vorranno stare da soli davanti al mare. Però, mi risponde, quasi quasi mi hai convinto: in banca a fare il mutuo non ci vado e mio figlio, se proprio vuole sposarsi, che vada a … Santa Maria!
[Quel che posso dire, Edit Santoro, Galatina 2016, pp. 143-146]