Breve storia urbanistica di Galatina (parte seconda)

Memorie, cronaca e tracce dal secondo dopoguerra ad oggi, tra legislazione, pianificazione e abusivismo

di Rosario Scrimieri


La Masseria Colabaldi a Noha

(continuazione)

Le frazioni

Noha

La sua vicinanza con Galatina faceva pensare che, quanto prima, il suo tessuto edilizio, sociale ed economico si sarebbe congiunto e integrato con quello di Galatina stessa. A sorpresa, il piano Panella interruppe proprio la sua espansione verso il Capoluogo, sulla vecchia via comunale, appena prima della Masseria Colabaldi e programma il suo sviluppo a sud-ovest, in direzione di Aradeo e Collepasso

Collemeto

Distante dal Capoluogo circa 9 Km rimase, storicamente, più autonomo da Galatina rispetto a Noha, non solo per la distanza ma anche per la sua economia prevalentemente agricola impostata intorno alle sue numerosissime Masserie. Il Piano consolida il suo sviluppo edilizio in tutte le direzioni con al centro la Chiesa parrocchiale della madonna di Costantinopoli.

Santa Barbara

Quasi un’appendice di Collemeto, con un modesto numero di abitanti, il Piano propose un piccolo sviluppo lineare sulla strada per Copertino con baricentro piazza Andriani e modalità di edificazione uguali a quelle del Capoluogo

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