“La deriva risponde al desiderio di scoperta, di avventura. Rappresenta un esercizio ludico necessario a riconoscere l’”Ambiance” come uno spazio mutevole, costantemente presente a lato di ogni azione quotidiana, condizionato dai luoghi attraversati e dagli interlocutori incontrati lungo la via, dalle luci, dai rumori, dall’imprevedibilità, dalle variabili della realtà circostante […] Indagando intensamente dei territori già esplorati, guardando ogni cosa come se fosse la prima volta, ho percepito lo spazio come un insieme unitario lasciandomi attrarre dal particolare”.
Guy Debord, Teoria della deriva: spazio e territorio.
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