Parole, parole, parole 7. L’antilingua

di Rosario Coluccia

Il «Comitato per la legislazione» è un organo (non particolarmente noto) operante sia alla Camera sia al Senato: ha il compito di fornire indicazioni e pareri sulla qualità dei disegni di legge, formulando osservazioni (proposte puntuali di modifica del testo) e raccomandazioni (richiami ai principi generali in materia di produzione normativa e di tecnica legislativa). I pareri espressi da quest’organo non sono vincolanti e possono quindi essere disattesi da governo e parlamento senza conseguenze. Un recente documento del «Comitato per la legislazione» del Senato fa il punto sull’attività svolta nel secondo semestre del 2023. Contiene, oltre a numerose indicazioni di tipo legislativo, suggerimenti di tipo linguistico che interessano questa rubrica. I suggerimenti riguardano la necessità che i testi legislativi siano perfettamente chiari e trasparenti. Compreso l’uso eccessivo degli anglicismi, che può ostacolare la piena comprensione dei testi prodotti dal Senato.

Il Comitato ritiene fondamentali «semplicità, chiarezza e proprietà della formulazione» delle norme, allo scopo di migliorare l’aspetto formale dei testi normativi. Ne discende l’invito a «evitare l’utilizzo di espressioni generiche, imprecise e colloquiali o attinte dal linguaggio parlamentare degli ordini del giorno, così come l’utilizzo di ripetizioni e terminologie non univoche per individuare i medesimi oggetti». Per migliorare la chiarezza delle disposizioni è importante ricorrere a «formulazioni il più possibile precise e circostanziate e a un lessico appropriato, comprensibile, corretto e coerente».

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