Prefazione a Tra scuola, Ricerca e Memoria. Aldo De Bernart dieci anni dopo (2013-2023)

di Mario Spedicato – Paolo Vincenti

Per ricordare Aldo de Bernart, sabato 11 marzo 2023, a Ruffano, presso la Chiesa B.M. Vergine, si è tenuta la serata commemorativa “Ricordo di Aldo de Bernart. A dieci anni dalla scomparsa”, organizzata dalla nostra sezione leccese della Società Storia Patria per la Puglia. Alla serata hanno preso parte Don Nino Santoro, Parroco di Ruffano, il Vescovo della Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca Mons. Vito Angiuli, il Sindaco di Ruffano Antonio Cavallo, e in qualità di relatori Mario Spedicato, Presidente della sezione di Lecce della SSPP, Paolo Vincenti, Alessandro Laporta, Maria Bondanese, e infine Mario de Bernart in rappresentanza della famiglia. Un’altra serata si è tenuta a Parabita, presso il Teatro Carducci, martedi 23 maggio 2023, “Nel decennale della scomparsa di Aldo de Bernart. Un maestro studioso della storia del Salento”. Alla serata, introdotta da Mario Spedicato, hanno preso parte Mario Fiorella, Presidente della sezione Sud Salento dell’associazione “Italia Nostra”, il Sindaco di Parabita Stefano Prete, e gli studiosi Paolo Vincenti, Marcello Seclì, Alessandro Laporta e Vincenzo Peluso. Ha concluso i lavori Mario de Bernart.

Da questi due incontri, entrambi partecipati e densi di significato, sono germinati i contributi raccolti nel volume che qui si presenta. Un volume, questo, che rende onore, nel decennale della scomparsa, al maestro gentiluomo Aldo de Bernart, studioso e promotore di cultura, la cui vita è ruotata attorno ai centri di Ruffano, Parabita e Gallipoli, nel volume rappresentati da altrettante sezioni identitarie. La SSPP aveva già omaggiato lo scomparso con un ricco volume nel 2015, ovvero Luoghi della cultura e cultura dei luoghi. In memoria di Aldo de Bernart, a cura di Francesco De Paola e Giuseppe Caramuscio (“I quaderni de L’Idomeneo”, Lecce, Grifo Editore), in cui erano stati chiamati a raccolta tutti gli studiosi, i colleghi e gli amici che avevano intrecciato il proprio percorso umano e professionale con quello di de Bernart. Con il volume del 2015, questo si pone in continuità e infatti alcuni nomi, fra gli autori presenti, vi ricorrono, segno di un tenace legame e di una comunione spirituale che li unisce al maestro Aldo in un vincolo imperituro. E del resto, se “una scuola senza un buon maestro è come una casa senza tetto”, come vuole un adagio popolare, noi abbiamo voluto in questi volumi dare una casa a quanti, e sono molti, sono stati e si ritengono ancora suoi allievi.

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