Conversazione a Roca Vecchia 3

di Antonio Devicienti

È un buon luogo, questo, per ritrovarsi a conversare: il mare invernale, lasciato finalmente solo, si dà in tutta la sua austera significanza ed è parca, commovente la sua bellezza priva dei facili trionfi dell’estate.

Talvolta vi transitano i morti – ma Roca Vecchia in inverno non ha nulla di funereo e i morti hanno anche loro piacere di conversare.

«La novità è che camminiamo sulla sabbia senza sporcarci le scarpe e che se ci voltiamo non vediamo impronte»

«Siamo invisibili, caro Aldo, transitati nella dimensione della trasparenza, ma continuiamo a ricordare»

«È vero: tante volte ci venivo in automobile da Parabita e mi piaceva l’inverno perché non c’era quasi nessuno e ricordo ogni saracinesca abbassata, ogni anta serrata – voglio dire che ne ricordo perfettamente i colori e i segni lasciati dalla salsedine»

«Nella trasparenza si diventa tuttimemoria, viene restituito tutto quello che era andato disperso nel tempo»

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