Inchiostri 93. Onde di silenzio

di Antonio Devicienti


Foto di Evgen Bavčar.

È il silenzio a garantire la parola perché esso è preparazione, rasciugamento, ascesi.

Bisogna sempre rasciugare le ridondanze, gli abbellimenti, eliminare il posticcio.

Disciplina di studio e di meditazione occorre, necessarissima.

Prae-parare è affine a coltivare (colere), curare, attendere.

Qualora ciò si rendesse necessario, si abbandoni TUTTO lo spazio al silenzio.

Ma il silenzio non è semplicemente assenza del suono (o del rumore) (il silenzio può essere anche presente con e dentro il suono) – silenzio è lo stato di grazia della mente che, docilmente cedendo al ritmo del mondo (notte e giorno, freddo e caldo, inspirazione ed espirazione, sistole e diastole), genera il pensiero.

Penso il silenzio come muoversi lieve d’alberi: un’onda li percorre, splendore del non detto. Vedere il silenzio.

Parole da accostare alla parola silenzio:

sobrietà          humiltà.

(humiltà è filiazione dalla terra, humus per il pensiero).

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